Ci sono emozioni che ci lasciano senza fiato, quelle d'amore sono le più segnanti....però adesso tirati un pò su se no ti faccio schiaffeggiare senza sosta da George Clooney!
Dire che il dolore acuisca una certa sensibilità è un'innegabile verità. Un cuore che soffre è un cuore aperto al resto dell'umanità. La mia sofferenza è frustrazione per un immutabile realtà, soffro perchè non sono un vero Eroe. L'Eroe uccide i draghi e salva le principesse da torri inviolabili, cambia una disperata realtà in un viale di petali di rosa. Ho tentato, stretto i denti, preso schiaffi e inciampato nelle insidie della mia vita, ho versato lacrime per questo dolore... ma in fondo ho sempre intravisto una fioca luce nel torrione, che come un Faro mi guidava per il mare buio. Avvicinandomi mano a mano però ho capito. Non era una luce quella, ma solo il riverbero della Luna tra gli alberi. Non era il mio Faro. Ormai ero a riva, al sicuro, m l'anima mia era squarciata nel momento della Rivelazione. La luce che mi teneva viva...non era luce! ...Ma io è a quel pallore argenteo che avevo anelato! E' Quel cinereo luccichìo che sognavo nella notte! Non sapendo che
Ogni bambino si diverte tantissimo con le pernacchie. Fin da quando era piccolissima, con Cecilia abbiamo sempre fatto a gara: all'inizio bastava solo accennarle per scatenare grosse risate e per me, per la mia abilità mimica dico, era l'ideale. Poi man mano che cresceva la furbetta ha preso a rispondere e a rilanciare, e lì ho dovuto inventare un escamotage. Come oggi, che mentre le cambiavo il pannolino ha preso a stuzzicarmi inondandomi - letteralmente - di sbruffi e pernacchie. Lo stratagemma che uso affinché le mie siano pernacchie altrettanto potenti è di mettere un dito sull'estremità destra della bocca, come una zeppa: come il segno del silenzio, per capirci, ma spostato. Che risate! Lei almeno, perché a me quando ho visto che aveva cominciato a spernacchiarmi col ditino vicino alla sua bocca, esattamente come me, mi si è annodata la gola e bagnate un po' le guance. Ecco, io credo che l'amore sincero sia quando qualcuno non si limita a riconoscere il t
È la capacità. Non c'entra il materiale di cui è fatto un recipiente, né la fattura, o la pregevolezza, lo stile, il valore. Né se intorno ci metti le pezze, o un complicato sistema di vasi di raccolta. È la capacità, oltre cui non può ricevere. Dopo di cui è inutile - forse - dare. Straborda, esce, si perde. E non è mica colpa del recipiente.
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Tu sì che ormai mi conosci.... :*****