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Visualizzazione dei post da 2013

Rivelazioni

Trame fitte di fili sottilissimi e invisibili ci legano, che solo se rivestiti di magica rugiada brillano e si rivelano al cuore, non agli occhi. Fai silenzio, prima dentro e poi fuori di te, ripulisciti con le lacrime, poi alza lo sguardo e finalmente vedrai: Non si è mai così soli, incontrerai sempre uno sguardo che ti aveva già capita prima di conoscerlo.

Invctus

Dal profondo della notte che mi avvolge, Nera come un pozzo da un polo all'altro, Ringrazio qualunque dio esista Nella feroce morsa delle circostanze Non ho arretrato né gridato. Oltre questo luogo d'ira e lacrime Non importa quanto stretto sia il passaggio, Per la mia anima invincibile. Sotto i colpi d’ascia della sorte Il mio capo è sanguinante, ma non chino. Incombe il solo Orrore delle ombre, E ancora la minaccia degli anni Mi trova e mi troverà senza paura. Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima. (W.E. Henley) Non Invincibile, che una tale consapevolezza del proprio avversario presume un mancato fronteggiarlo. Ma Mai Sconfitto, che significa che nonostante le prove bastarde del destino ci si rialza e continua a camminare, sperando. Ciao Madiba, eternamente mai sconfitto!

Principessa o Guerriera?

un boato infinito e il mondo che conoscevi comincia a sfaldarsi come le tessere in un puzzle che lasci cadere nel vuoto. ti guardi intorno e ogni riferimento è perduto, fari che sprofondano nel mare, onde nere che sovrastano l'orizzonte e Tu presa a schiaffi dalla tempesta. Attendi che un principe venga a salvarti in groppa ad un drago volante? Stringi gli occhi e trattieni il fiato ma solo per un attimo. Poi aprili, e tieni sotto controllo il tuo respiro. Comincia a guardare il paesaggio intorno a te: Tra crolli, e schianti e terremoti Troverai sempre un passaggio attraverso il quale avanzerai, e se guardi bene in fondo a te stessa hai già quel Coraggio che ti serve per alzare il primo passo. E ti metterai in salvo.

Il batterio e la mosca

Io ti avevo dentro, Tu mi avevi solo intorno, a limite addosso.

La Luna. Anche lei era meravigliosa!

Continuo a ripassare a mente ogni singolo momento di qualche sera fa. Io e te. Viaggiatori solitari, insieme per una sera. Riprovo l'imbarazzo iniziale, celato dietro domande di circostanza, dietro l'accurato evitare di sfiorarsi, e il continuo e incessante cercare di toccarsi. Risento i brividi dovuti al viaggio in moto, alle correnti calde e fredde che si alternavano; e poi tu, che come conscio di queste mie sensazioni mi hai cinto una coscia, e non capivo se per appoggiarti o per scaldarmi, ma non mi importava. Risento le chiacchiere vaghe, le risate e le allusioni più o meno assordanti che però volutamente non si son fatte materia, perché dal canto mio quello che volevo era vivere un attimo di sogno. Ricordo il magone che ho provato risalendo in moto, perché sapevo che in qualche modo quell'attimo stava per finire. E ancora il cuore che cede e si schianta nella pancia quando riaffiora la sensazione della tua mano che prende il collo del mio piede e lo accarezza,

Roma - Pescara

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Sono i tempi del viaggio,  i momenti dedicati allo spostamento del corpo  quelli più duri per l'anima. Miss You.

In riva al mare

Com'è che al Mare io ritrovo ogni equilibrio? Perché il suo profumo e il calore del Sole mi rilassano, perché il suo colore, le sue conchiglie mi ricordano che la bellezza è una cosa semplice, perché il suo rumore è come una voce che parla al mio Io più profondo e tira fuori da me anche le cose che ho paura a far uscire, perché l'ondeggiare del suo moto che viene e va, mi ricorda che non bisogna forzare le cose, che nella vita tutto passa, che qualcosa può anche tornare, ma in ogni caso il segreto è non rimanere fissi.

Incontro a quegli Occhi

E' stato tantissimo tempo fa che li ho incontrati i tuoi occhi per la prima volta. Eravamo due bambini, e quello che la mia memoria visiva si è impressa come un marchio a fuoco è il guizzo in quelle due gocce di ambra, che racchiudevano un misto di furbizia e di dolcezza malinconica. Le ciglia lunghe sono sempre le stesse. Oggi appaiono induriti, come succede quando il sole ti picchia forte,  il colore non è più di ambra brillante, ma piuttosto denso e fumoso, oscuro e confuso, come Te. E pure come me. Se riesci ad avvicinarli a una distanza tale da perderti fin nel loro fondo però, La vedi quella stessa dolcezza che gioca a nascondino dietro colline di durezza. Le ciglia lunghe sono sempre le stesse, le stesse che mi intrappolarono tanti anni fa. Quando li spalanchi sembra che tu voglia fare a pugni col mondo, io allora te li vorrei coprire e far cucù, e farti sorridere. Quando sorridi, sì, allora tornano a brillare. Oggi ho anche paura di non vederli più così i tuo

Inventi la Poesia

E in fondo in fondo, sono ancora in viaggio, alla ricerca di un posto, un momento, un paio di occhi da inventare. Da cui farmi inventare. ♥ "Inventi le mie forme,  Lo stile, è quello tuo  Poso per ore davanti a te,  Mi dipingi di sole, anche se non c'è  A un tratto, trovo me!  Inventi quei colori,  Le ombre su di me  Poi chiudo gli occhi sul nome mio,  Quel che inventi son sogni, son sempre io  Mi sento, dentro te!  Poi, mi scopro lì a volare il cielo su di me,  Mentre la mia mano cerca te  Arrossisci un po' Ma non vuoi più mandarmi via.  Inventi, la poesia!  Inventi quella luce,  Ma sono gli occhi miei!  Mentre ti guardo io non so più,  Dove finisco io e cominci tu,  Il sogno, la realtà  Ogni volta io rinasco nei pensieri tuoi,  Colorato e folle più che mai!  Arrossisci un po' Ma non vuoi più mandarmi via.  Inventi, la poesia!"

Tutto regolare, come da manuale.

Cerco di non scompormi più di tanto quando mi dicono che Tu non sei così, Che non sei né confuso, né indeciso, né pentito. Ma che è solo un copione vecchio, un film visto e rivisto. Che cambiano le protagoniste, che in realtà siamo solo comparse... Io non riesco a crederci fino in fondo. Probabilmente è solo (solo?) perché io non posso essere una figurante nella mia visione da illusa. Eppure c'è chi quel film l'ha visto milioni di volte, e seppure dovrebbe per la capacità di ripeterti senza differenze,  non si meraviglia più. E a questo spettatore dovrei dare credito, e non dovrei stare ad aspettarmi che questo vecchio film cambi a sorpresa il finale. Invece sì. Sto qui, a fissare lo schermo come quando al cinema guardo qualcosa che mi emoziona ma non voglio darlo a vedere, per pudore. E con una smorfia dissacrante e presuntuosa stampata in faccia rimango fissa immobile, quasi che se muovessi un muscolo qualsiasi tradirei i miei desideri più irraggiungibili. Co

Incontro al Mare

Mi sfilo una scarpa puntando il tallone, poi l’altra, nello stesso modo. Le prendo in mano e le sbatto una contro l’altra, come a scuotere per scacciare via ogni problema. L’incontro che sto per fare merita tutto lo spazio nella mia mente. Piede affondato nella sabbia. Il tipico profumo vanigliato della spiaggia si impossessa di ogni millimetro delle mie narici. Il primo contatto è morbido e fresco velluto. Fresco e morbido come i pomeriggi d’estate passati al mare, quando un buco nella sabbia diventava un piccolo mondo da esplorare, e una sfida coi cavalloni una battaglia epica in cui trionfare. Ancora un passo. Sotto le piante dei piedi ogni granello di sabbia si imprime nella pelle, come tanti piccoli pugnali, come quelle ore stesa a cercare il sole con la faccia tra i gomiti, quando le ombre si allungavano oscurando le mie speranze, quando il sole, quel mio sole che testardamente anelavo, si scaldava per altri panorami. Avanzo. Le dita si aggrappano alla sabbia umida.

Scompigliata dal Mare

Ho bisogno di Vento, Non di banderuole che si muovono a ogni suo giro. Ho bisogno di forze della natura, tenaci e costanti, devo cominciare a misurarmi con esse, per non fremere a qualsiasi palpito fievole.

analisi illogica

"E poi comunque, non ho mai detto che le cose tra noi siano finite per sempre..." Non l'avrai detto, ma mi hai lasciato addossandoti tutte le colpe, per prima quella di non saperti comodo dentro una relazione. "...né ti posso chiedere di aspettare che io sia pronto a mettermi in gioco, tanto meno lo posso pretendere..." Forse non me lo stai chiedendo direttamente, ma hai cercato di saggiare la mia resistenza, e la mia disposizione. Si chiamano domande indirette e sono pur sempre richieste. "...va a finire che quando sarò pronto io tu non ci sarai più" Anche qui, non stai predicendo il futuro, mi stai promettendo un'illusione - che ci sarai prima o poi - per tenermi lì ferma, in un cantuccio. Perché è confortante sapere che esiste davvero qualcuno, in un angolo del mondo, pronto per te. "ma per me essere amici è anche sperare che l'altro sia felice anche a scapito mio" Nobile. Solo che questo tu vorresti che succedesse a me.

Io e il contrario di me (e tu sei la mia contraddizione)

Parlo Di te, ancora, Scrivo Di te, continuamente. Scrivo Per me. Da sempre. Ma scrivo anche A te, non posso farne a meno. Parlo Con te. Per quanto ancora? Dicono di me. Certo. Dicono Di te, A me. E ti giuro vorrei che smettessero. Dici tu a me. A me non basta, ma mi basteresti Tu. E io mi sento come le onde del mare, che vanno e vengono: vorrei andare lontano, così, per vedere se mi vieni a cercare; ma sono costretta a tornare, che ogni volta che mi allontano il tuo eco è più forte, dubito che il mio lo sia altrettanto. E io mi sento come le onde del mare, e temo di infrangermi su uno scoglio senza cuore.

"E' stato Splendido" [cit.]

Profondo il rombo di quel motore, Caldo e avvolgente il sapore di quel sole, come un caffé buono... l'aria che ci accarezzava e tutto filava, come le curve di quelle strade. Quello che si incagliava erano i miei pensieri, e i tuffi del mio cuore; si incagliavano nello scorcio di uno specchietto che rifletteva la tua bocca, nelle pieghe del tuo collo, che avrei voluto accarezzare per tutto il tempo, nel suono che usciva dalle casse, che trasportava parole che mi facevano tremare più che quel motore: "E' stato splendido amarti"... Guardavo la strada passare e il paesaggio correre, e ad ogni curva ero più certa che quella era la vita che volevo, che avrei voluto e con chi volevo. Ma che forse non avrei avuto. Non più. Perché se le circostanze sono favorevoli, ma uno le infarcisce di impedimenti, allora non si può dare la colpa al destino. Se le circostanze sono favorevoli e nonostante questo non siamo insieme, allora non rimane che dire, che "E' s

All'ora dei Sogni

Scrivo di notte perché è l'ora dei Sogni. E i Sogni arrivano e te li devi prendere così come sono, non puoi controbattere né reagire. e nei sogni accade tutto e il contrario di tutto. E' per questo che scrivo all'ora dei Sogni, perchè se lo facessi quando c'è luce ci si metterebbero di mezzo tutte quelle valide ragioni -  reali o presunte - per cui so che le cose non possono andare diversamente, ragioni che dovrebbero farmi stare muta e al mio posto. Nei sogni però puoi dire  e non sentirti responsabile  di quello che succede, e sperare che chi è dall'altra parte  non si senta colpevole. In questa dimensione che forse non è reale,  posso dirti chiaro e tondo che MI MANCHI. Tanto e di continuo. Che spero che ogni giorno mi mancherai un po' meno, ma comunque so che mi mancherai un po' per sempre. E che all'ora dei sogni, almeno allora, sarai sempre con me, Lì, almeno lì, non ti lascerò andare.

Sensazioni

E se quella paura che ti sparisca il suolo da sotto i piedi non se ne va, se continua, impercettibile come il rumore che fa un tarlo a rodere dentro... ...Che cosa significa? A volte odio le mie sensazioni, perché se cedo anche per un attimo alla tentazione di credervi poi per il resto del tempo ho paura che questo cedimento faccia sì che diventino reali.

Risvegli notturni

Quando nel sonno più abissale annulli ogni spazio di cotone e sprofondi col viso fino a incastrare il naso nella mia nuca, e Inspiri, così profondamente da sembrare il mare, da farmi tremare il cuore, Tu respiri il mio sapore... ...E Io muoio un po', ecco.

O R A

Ogni attimo che Rimane sospeso per un tempo indefinito e Annulla il resto intorno, Qui sta l'importanza del Presente! Ben più emozionante del tempo che lo aspetta e lo prepara, ben più ricolmo del ricordo di quel che ormai ne è ombra, Questo momento è quello che conta, e solo ed unicamente in quello stesso momento. In ogni lingua è definito con una parola che dura solo un soffio di fiato, perché è un soffio, il tempo di afferrarlo ed è già svanito. E' per questo che è meraviglioso, E' per questo che è continuamente agognato. Perché non lo si può possedere, ma solo ricordare, perché non lo si può raccontare, ma soltanto vivere. Lo si può solo creare, regalare, rubare, negare.... Qui e Ora. Il mio Qui e il mio Ora è in questo abbraccio, nel tuo letto, e mi sembra durare per l'eternità.

Blowin' in the wind

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E' un vento che attorciglia, che strappa e porta indietro. Mi sta riportando la necessità di fermare tutto con un parole e punti. Quei Giorni impensabili che ho attraversato, impensabili e insperati. Ma quelle speranze nuove avevano dietro la maschera paure sconosciute, di fronte a cui mi sono svelata timorosa e impreparata. Vado avanti, certo, e chi mi ferma? ma ad ogni passo in avanti corrisponde un tremito del cuore. Danzo in equilibrio su un filo, neanche tanto teso. E ho paura che se cadessi stavolta non potrei che addossare la colpa a nessuno tranne che a me. Non al destino, non alle coincidenze, Neanche al vento.