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Visualizzazione dei post da giugno, 2010

Ciclo Mestruale, mi stai sulle palle!...

....E non ti ho mai sopportato! Nemmeno quando - la prima volta - si riceve persino il regalino perchè "sei diventata una signorina!" ... che cosa ci sarà mai da festeggiare?? Tanto lo sanno bene quelli, lo sanno meglio di te, bimba spaurita, che diventare grandi non è tutto sto rose e fiori. Sarà per questo che la mia prima volta è stata anch'essa col punto interrogativo. Segni equivocabili e ambigui, come il rapporto che ci caratterizza: irrequieto, altalenante... - il fatto è che sei tu stessa ad impedire un ciclo regolare - mi ripete mia sorella, che studia psicologia, e queste cose le sa, dovrebbe saperle... magari è così, magari sono io che me lo contrasto. Ma scusate: come si fa a benvolere una barbarie del genere? Emorragia, sì! emorragia! quando mai un'emorragia è una cosa positiva? Le emorragie si curano, altrochè! E poi fastidi, dolori...E sporco! La necessità di star seduta a cavallo di un materasso, e il ridurre ogni tipo di attività e movimento ai minimi

Prigione invisibile

C'è un piccolo uccellino con una catenella alla zampa, che pena, che tristezza vederlo battere forte le ali per spezzare quel legame imposto! Si agita e si dibatte, ma il legame è troppo forte e non lo lascerà volare libero. Quel volo senza meta, infonde in lui coraggio e rispetto, perchè combatte, non accetta passivo quella prigionia. Ora, immagina lo stesso esserino, magari immobile su un trespolo senza nessuna gabbia, ma un tenue invisibile filo lo lega. E' un filo che egli stesso ha tessuto, che conosce bene, o forse credeva di conoscere. L'uccellino non si dibatte. E ciò mi crea tanta angoscia! Non si dibatte perchè quel perverso legame non si vede, ma lui sa di averlo, e a lui non si ribella. Guarda il cielo l'uccellino, lo agogna! Ma non ha il coraggio di volare. Una prigione invisibile è peggio di qualsiasi sbarra.

A mio fratello.

Fuori sta piovendo, è il preludio all'estate questo? E' già qualche giorno che ogni volta che mi alzo mi viene da ripetere lo stesso, identico gesto, poi esco dalla mia stanza ma giro per il bagno. Vivo come se fossi in apnea, come se a mollare il respiro perdessi il suono delle tue ultime parole Qui. Esco dal bagno e a testa a china inizio le mie giornate, non perchè sia triste, non perchè mi vergogni. Ho solo voglia di evitare la tua porta e la voglia di ripetere lo stesso, identico gesto. Il respiro corto dilata il tempo, e infatti mi sembra già passata un'immensità, ma quello che mi riporta alla giusta scansione delle ore sono le volte a cui penso ancora a quella mattina, quando mi sono alzata e ho fatto tutto quello che dovevo fare con estrema lentezza, per allontanare di minuto in minuto quel momento e quello stesso, identico gesto: Una mattina che ho stretto la maniglia della porta e l'ho aperta piano per non svegliarti subito, quando ti ho guardato, e respirato,

Cicli

Un nuovo sole riemergeva dal mare rischiarando il rosa del mattino. il mio cuore era pieno di domande, e tra queste nessun dubbio, la mia testa traboccante di Perchè da sfamare. Io fremevo, anelavo, immaginavo. Calore ed energia di quel sole così caldo hanno nutrito i miei sensi, la spuma del mare ha riempito le mie narici, Nei fiori più brillanti sono annegati i miei occhi. Ho amato, gioito, contemplato. Ma ecco che le nubi si sono alzate d'improvviso all'orizzonte. Il vento tagliente ha sferzato il mio volto, e brividi implacabili mi hanno attraversato fino nel profondo. Ho imprecato, temuto, pianto. E' arrivata la notte che mi ha colto di sorpresa. Non grilli, ma ululati, non brezza estiva, ma gelo. Ho pianto, pregato, sperato... Ora il vento è calmo, e il mondo intorno a me sembra fatato: un manto color Indaco l'avvolge, e da lontano arriva un debole raggio che prelude al sole. Presto arriverà il rosa del mattino e un nuovo giorno. Mi alzerò, combattero, rinascerò

Digital Divide

Vivo in un mondo in cui troppe persone sono digitali. Non "maniache della tecnologia", piuttosto binarie. Troppe persone sono ' obiancoonero ', l'essenza del dualismo più sciapo: "Buoni e Cattivi, Pd o PdL, Madri o Zoccole", e via dicendo. Io vedo tante sfumature, intorno a me e dentro di me. Riesco ad essere tutte queste cose insieme, e mi rendo conto che tutti siamo impastati con molti più ingredienti... Come si fa a ridurre tutto ad una sola categoria? Io penso che Aristotele non capisse niente!! Io voglio un mondo a colori, E la risposta non è la teconologia digitale, no! Io voglio un mondo analogico....
S entire A ddosso Rinvigorenti A liti di Vita... S ebbene A ncora essa R ivolga A ltrove i S uoi favori, Io A ncora R ifiuto di A rrendermi.

Centrifuga

Il mondo mi gira vorticosamente intorno. Gira così forte che mi trema tutto,vibra come una lavatrice. Non mi tengo sempre ritta, ed ogni tonfo è più duro e meno sopportabile. Il moto centrifugo non fa che far schizzare tutto più lontano. Di colpo mi giro e le persone care non ci sono più. Via...schizzate verso un'altra direzione. Allungo una mano, ma è sempre un secondo più tardi. Tutto mi sfugge. Anche io. Mi dico che la colpa è tutta della centrifuga. Ma potrei io interrompere il ciclo?

Gocce di pioggia

Una roccia è dura e testarda, salda nel suo essere, ma c'è qualcosa che sa esserlo oltre. L'acqua, che infrangendosi su di essa, si spacca, si disperde, sembra che muoia: però la scava, la segna, la cambia nell'aspetto, la rende inesorabilmente diversa. Così certe parole su di me. Certe parole cadono su di me come pioggia incessante. Senza tregua, senza fiato, senza pietà. Sotto quello scroscio io mi sento salda, immutabile, certa delle mie convinzioni. Ma quando arriva il sole, che mi accende di luce, Rivela in me una realtà diversa. Che fa mi tremolare come fossi una fiamma smorta.