La Luna. Anche lei era meravigliosa!
Continuo a ripassare a mente ogni singolo momento di qualche sera fa. Io e te. Viaggiatori solitari, insieme per una sera. Riprovo l'imbarazzo iniziale, celato dietro domande di circostanza, dietro l'accurato evitare di sfiorarsi, e il continuo e incessante cercare di toccarsi. Risento i brividi dovuti al viaggio in moto, alle correnti calde e fredde che si alternavano; e poi tu, che come conscio di queste mie sensazioni mi hai cinto una coscia, e non capivo se per appoggiarti o per scaldarmi, ma non mi importava. Risento le chiacchiere vaghe, le risate e le allusioni più o meno assordanti che però volutamente non si son fatte materia, perché dal canto mio quello che volevo era vivere un attimo di sogno. Ricordo il magone che ho provato risalendo in moto, perché sapevo che in qualche modo quell'attimo stava per finire. E ancora il cuore che cede e si schianta nella pancia quando riaffiora la sensazione della tua mano che prende il collo del mio piede e lo accarezza, ...