Ciao, Ronnie.

In altre circostanze mai avrei scritto di qualcosa del genere.
Solo che so che qualcuno che qui mi legge un po' lo conosceva, attraverso le mie parole.
Zio Ronnie ci ha lasciati.
Una malattia tanto breve quanto micidiale ce l'ha tolto.
Oggi ero lì, lo guardavo e continuavo a ripetermi che non era vero. Che da un momento all'altro si sarebbe alzato e magari avrebbe detto che era ora di cucinare qualcosa.
Non abbiamo fatto altro che ridere ... ricordando di lui.
E chi lo conosce si immagina perchè. Perchè ogni momento con lui diventava... esilarante.
Perchè non c'è attimo di lui che non riempia il cuore, il cuore di ognuno.
Il dolore verrà domani. Quando non ci sarà più. Nè a casa, Nè al ristorante. Quando non riecheggerà più in nessun luogo il suo "La Zì".

Aprile 2007.
Erano  passate da poco le 7 ierisera, che ero bel bella sul lettino e chiacchieravo in msn con Marco, quando mi squilla dentro un orecchio il telefono.
“Pronto?”
“La zìì!!!”
(aaargh!!!)
“Ciao lo zi…”
“Che vieni?”
Momento di silenzio, cerco una cazzata da dire ma non mi viene…
“Vabbè, mi cambio dammi tempo però!”
“No no, con calma….Non c’è gente…ma se poi mi si riempie come l’altra volta?”
(Eeeh??? Cazzo chiami a fare se non c’è gente, per sport?? Che motivazione è se mi si riempie….”e se scoppia la Terra”… e poi l’altra volta quando??? )
Bene, “Precis!”, quando proprio non ci pensavo più! Comunque rassegnata mi cambio  (con calma) e vado. Arrivo e loro sono ancora intenti a mangiare, tra l’altro zio Ronnie ha piazzato pure la postazione web, bene bene, quasi quasi metto una webcam così facciamo direttamente una sit-com!!
Mah! Qualche prenotato c’è. Arrivano alla spicciolata, e io mi metto a fare bruschette per tutti (stasera sono buona, e poi così evito di tagliare il pane che visti i trascorsi!) mentre sono lì in cucina zio Ronnie appronta gli antipasti caldi. Ad un certo punto vengo richiamata da uno strano suono, una sorta di risata tra l’isterico e l’entusiasta, mi giro e lo vedo con tutte e due le mani dentro una bacinella che se la ride, come un bambino che gioca con le mai nel lavandino stracolmo (voi l’avete fatto mai da piccoli?) e dice: “Incredibile! Gli scampi! Proprio uno a testa e senza contarli! Precis!!!”  Vabbè, torno a fare quel che stavo facendo….ma questo peggiora di giorno in giorno!! Iniziano ad uscire gli antipasti…Io:  “Massimo (il cameriere, nda.), io vado al 5  e al 12 tu vai al 4 e all’1” Lui:”Bene….VAI STELLINA!!” (“Vai stellina” ?? A me?? Ma che cacchio s’è bevuto que’??? Qua stasera si esagera…!) Tiriamo avanti! Altri antipasti. Patti che sporziona, Massimo che rientra in cucina per modificare alcune comande…in base a quello gli antipasti devono uscire in un altro modo. Rapido calcolo tra me e Patti, ok, ci siamo. E Massimo: “bastano comunque, anzi vanno…preciis!!”  Si finisce presto, per le 11 e mezza ho sbrigato tutto. Lo zio intanto è al telefono con Mr Chef, si comunicano “i tempi”, per vedere chi è il migliore “io più coperti, io ho finito prima, grazie! A me mi sono arrivati tutti insieme ma grazie ai miei superpoteri ho sistemato tutto in un batter di ciglia…” a volte non sembrano padre e figlio, ma due mocciosi!!!
Massimo dal canto suo si fa due conti per domani: “il tavolo da nove già l’hai fatto… preciis, la sala è a posto, l’acqua l’hai rimessa in fresco….ua’ (guarda, nda.) masser (stasera) proprio….”
Lo so…PRECIIS!!!!!

Commenti

Anonimo ha detto…
Mi dispiace molto, condoglianze.
Cri ha detto…
Tentativo numero 20!
Cri ha detto…
Sara, ho scoperto qual'è il problema... Ti riabbraccio ancora :*
max ha detto…
Ti abbraccio.

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