Cena Cinese (from: "Briciole di Vita, 2007)

Eccoci tornati al consueto appuntamento settimanale con le mie disavventure semi serie!
Oggi vi racconterò di quella volta che si era a cena al ristornate cinese. Ci ho ripensato perché proprio ieri se ne parlava.
Non ricordo quale ricorrenza c’era in ballo, ma ricordo che eravamo tutte donne (per cui azzardo…festa della donna?). Eravamo lì al tavolo rotondo che si chiacchierava, si mangiava e si beveva…acqua però!
Il fatto è che dopo un po’ ho sentito lo stimolo - non ancora troppo impellente in verità -  di andare a far pipì. Entrata in bagno però, mi sono accorta che la chiusura della porta era difettosa, e siccome  ho un brutto ricordo di porte bloccate (ih! Ih!...vi devo dire pure questa!) ho preferito uscire senza compiere ciò per cui ero entrata.
Sono tornata  al tavolo e ancora: chiacchiera e mangia e bevi… alla fine lo stimolo era diventato molto più urgente!
Fortuna ha voluto che la mia “amiga” Ange (che come avrete capito è mia compagna di merende nelle figure più barbine) mi dice: “vieni con me al bagno?” (e qui ne approfitto per spiegare agli ometti il motivo per cui due donne vanno al bagno in coppia – anzi dirò di più: è preferibile che vadano in coppia -  come i carabinieri: la posizione che si assume in quel momento ci espone a vari pericoli “esterni” da cui è impossibile difendersi con prontezza, per cui è meglio avere una guardia del corpo! Più sotto capirete meglio…)
Comunque  andiamo al bagno, composto di un’anticamera comune e poi 2 porte, una per maschietti, l’altra per femminucce, e nel frattempo non ricordo di che ci raccontavamo animatamente. Lei avanti, girata con la testa verso di me per parlarmi, io che la seguivo subito dietro.
Ancora parlando e guardandomi in faccia, lei spinge la porta delle femminucce e…. in un attimo la tragedia: la mia faccia che si trasforma parlando da sola di terrore e confusione, lei che si specchia nei miei occhi, si gira di scatto, richiude la porta….e con un balzo felino riusciamo in sala soffocando le risate  e morendone nascoste sotto il tavolo.
…Cosa avevamo visto? Beh, aprendo la porta mi ero trovata davanti una ragazza mulatta - una bella ragazzona in carne - che presa dal panico per essere stata colta…”in flagrante” si stava tirando su le calze in tutta fretta e alla meno peggio…. Tra l’altro la poverina aveva pure poca dimestichezza con l’italiano, e non è riuscita se non a mugugnare il suo terrore e il suo imbarazzo con suoni incomprensibili… noi due ancora più imbarazzate abbiamo dapprima “urlettato” e richiuso la porta come se chissà quale mostro del gabinetto ci fosse stato….

Al tavolo, ripreseci finalmente dalle risate convulse e in preda al duplice imbarazzo e sensi di colpa ci siamo ricomposte e siamo rientrate in bagno, dove finalmente la ragazza era uscita, ancora visibilmente spaurita, e le  abbiamo chiesto scusa per la bifolca figura. Anche lei da parte sua, e con molta fatica ha cercato di farci capire la sua mortificazione per aver lasciato aperto, ma solo perché la chiusura era rotta. Povera! Lei mortificata….! (lì mi sono sentita doppiamente bifolca e scostumata, non so!) Comunque… anche per questo è meglio andare in bagno in compagnia, almeno per avere un testimone nelle peggiori figure!  

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