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Le sere d'autunno

Le Sere d'autunno non servono ad altro che a sfogliare fotografie della mente  ed appunti riposti nel cuore,   a recitare a menadito tutte le spiegazioni scolpite nella testa.   E una pagina dopo l'altra sbucano, come foto spiegazzate e senza angoli,   immagini di me che mi fanno sentire persa.   Non provo più rabbia, né commiserazione, Né biasimo. Soltanto un sottile dispiacere,   di quelli che si provano quando hai messo tutta te stessa in qualcosa,   e poi per un brusco movimento getti a terra vanificando ogni impresa.   E' rammarico, per lo spreco compiuto.   Lo spreco di te stessa, di tempo, di sentimenti, di occasioni ...e sì, di persone.   Soprattutto di occasioni,   E di persone che avrebbero meritato tempo, sentimenti, e te stessa.

L'Atlante delle Emozioni. Roma, 19.07.12

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Rientrata questa sera dal lungo weekend romano, stanca, sfinita, ma completamente incapace di andare a dormire.  E' un continuo rivedere di immagini e foto,  è un continuo rivivere quei momenti, un continuo rinturgidire le emozioni di quelle sere. Le Emozioni che vibravano di Musica, ma che non erano fatte soltanto di essa e da essa.  Sono state le Emozioni di incontri finalmente reali, di complicità e collaborazione, di attese e di impazienza, le Emozioni  di colori fluttuanti, di giochi collettivi, di coriandoli inattesi, di mani a tempo e cori di voci, di corpi che si fondevano all'unisono in un unico Spirito danzante. L'emozione della Musica di cinque giovani Artisti.D ella loro sorpresa, della loro soddisfazione, che ormai è diventata anche la nostra, della nostra gioia e della loro incontenibile Euforia, del loro imbarazzo e anche del nostro. Di balli sfrenati, di abbracci tanto attesi, di Vita che pulsa nelle casse, quelle di amplificazione e quelle toraciche....

Umido

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E' caldo, quel caldo che ti benda di sudore. Quel sudore che imperlandoti, ti rende scivoloso il vivere. E l'unica cosa ben salda è l'impressione che a scivolare prima di altre siano le cose essenziali. Accadono cose che mi sembrano essere troppo in relazione con le mie, o forse sono io che ho bisogno che lo siano. Sono solo ad inizio settimana e mi sembra di avere troppo poco tempo.

Ciao, Ronnie.

In altre circostanze mai avrei scritto di qualcosa del genere. Solo che so che qualcuno che qui mi legge un po' lo conosceva, attraverso le mie parole. Zio Ronnie ci ha lasciati. Una malattia tanto breve quanto micidiale ce l'ha tolto. Oggi ero lì, lo guardavo e continuavo a ripetermi che non era vero. Che da un momento all'altro si sarebbe alzato e magari avrebbe detto che era ora di cucinare qualcosa. Non abbiamo fatto altro che ridere ... ricordando di lui. E chi lo conosce si immagina perchè. Perchè ogni momento con lui diventava... esilarante. Perchè non c'è attimo di lui che non riempia il cuore, il cuore di ognuno. Il dolore verrà domani. Quando non ci sarà più. Nè a casa, Nè al ristorante. Quando non riecheggerà più in nessun luogo il suo "La Zì". Aprile 2007. Erano  passate da poco le 7 ierisera, che ero bel bella sul lettino e chiacchieravo in msn con Marco, quando mi squilla dentro un orecchio il telefono. “Pronto?” “La zìì!!!” (aa...

Il grande Bluff

Quando un colpo di vento ti toglie le carte dalle mani e devi arrenderti, non a perdere, ma a non giocare neanche la partita col destino. Quando ti tolgono il controllo e la dignità. Quando tutto crolla irreparabilmente... Allora sì, l'incoscienza sembra un'ottima conquista. Sono basita e arrabbiata.

The last mile

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...it's the hardest mile. Non è solo un modo di dire, è uno stato mentale, rafforzato dalle circostanze del caso. Fino a qualche giorno fa mi era sembrato che finalmente affrontavo l'ultima curva e poi mi si parava davanti il mare, più blu dei zaffiri. Poi una serie di buche, e quella strada è diventata accidentata, scomoda, e tenta ancora di buttarmi fuori. Ma se il mio mondo vacilla, significherà solo che impiegherò un po' più tempo a percorrere questo benedetto ultimo miglio, però la destinazione ce l'ho ben impressa e non perderò la direzione. Spero solo di non arrivarci troppo sconvolta, affaticata e triste. E poi certi sogni notturni non aiutano.

Predizioni

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Hai avuto ragione, quella volta che dicesti che in un angolo qualsiasi del tempo a venire avrei rivolto il pensiero a te. Ecco, ora posso svelarlo senza timori. Vorrei sapermi togliere di dosso questo cilicio mentale.

Un giorno in esubero

crei allarmismi, richiami riti, diffuse scaramanzie. Manciate di minuti - tempo, che di solito non basta mai - che ammucchiandosi, nasconderebbero ogni infausta casualità. Invece io ti vedo come un regalo delle Ore, un'ulteriore occasione elargita, per chiudere il cerchio che in quei giorni bisesti sì aprì; per uscire finalmente in mare aperto.

A new deal...

E la ruota ha compiuto il suo primo giro, giusto il tempo di piegare vecchi fogli e metterli in una scatola, ora è il tempo della potatura. Togliere rami aridi e vuoti, sfrondare, snellire, per essere più leggera. Per spiccare il volo, Quel volo.