A mio fratello.

Fuori sta piovendo, è il preludio all'estate questo?
E' già qualche giorno che ogni volta che mi alzo mi viene da ripetere lo stesso, identico gesto, poi esco dalla mia stanza ma giro per il bagno.
Vivo come se fossi in apnea, come se a mollare il respiro perdessi il suono delle tue ultime parole Qui.
Esco dal bagno e a testa a china inizio le mie giornate, non perchè sia triste, non perchè mi vergogni.
Ho solo voglia di evitare la tua porta e la voglia di ripetere lo stesso, identico gesto.
Il respiro corto dilata il tempo, e infatti mi sembra già passata un'immensità, ma quello che mi riporta alla giusta scansione delle ore sono le volte a cui penso ancora a quella mattina, quando mi sono alzata e ho fatto tutto quello che dovevo fare con estrema lentezza, per allontanare di minuto in minuto quel momento e quello stesso, identico gesto:
Una mattina che ho stretto la maniglia della porta e l'ho aperta piano per non svegliarti subito, quando ti ho guardato, e respirato, e i miei occhi erano caldi; ma non mi sono avvicinata. Ti ho chiamato dall'uscio e ti ho salutato così, con una parola e la manina, per non restringere la visuale, per stamparti bene in mente, per non perdere ogni singola sensazione, per non rovinare tutto.
Eri piccolo in quel letto, per me lo sei, purtroppo lo sei e tu non lo capisci.

Commenti

Cri ha detto…
Argomento delicato questo...ho due fratelli più piccoli..argomento moolto delicato...un abbraccio Sarik..:*
Anonimo ha detto…
amiga..."quel momento" arriverà...bacini
Euthalia

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