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Rage... inside the machine

(31/03/2008) In macchina verso casa, le mani sul volante e un groviglio di nervi sullo stomaco. Sai che messa così col cavolo che riuscirai a dormire, ma è meglio non invertire la rotta, sai anche questo. Meno male che in tuo aiuto ti viene la radio, che inizia a suonare "Smells like teen spirits". Una botta di adrenalina dalla testa scende velocemente fino a quel groviglio, concentrata, e ora dovrà propagarsi per evitare di farti scoppiare. Non puoi sprecare questa occasione, il "giro del colle". Con un rapido gesto alzi al massimo il volume, tanto da mandare le casse al limite della sopportazione, riduci la marcia e poi piede a tavoletta. Il percorso che ti attende fa al caso tuo, dapprima piccoli rettilinei inframmezzati da tante curve a gomito, che ti costringono a frenare, rallentare, che frustrano e comprimono la rabbia, concentrando l'energia. Qualche chilometro in questa maniera prima di arrivare ai due lunghi rettilinei, e lì puoi dar sfogo a tutta ...

Emmegi

(23/08/2009) Incontarsi in memmeno un metro quadro di spazio, e Scoprire che in quell'azzurro infinito, schermato da un paio di ali Trovo mille riflessi nuovi ma familiari, comuni a due Vite, forse lontane, ma Vicine nel cuore

Acqua Clorata

(20/09/2009) Mi  sono preparata a lungo per l’appuntamento. Tutti i dettagli, tutte le cose al loro posto. Un tuffo al cuore nel riprendere in mano quei particolari. Arrivo puntuale, e mi avvicino con calma, Ma lei è fredda, ghiaccio negli occhi, brivido sulla mia pelle. La signora è ritrosa, probabilmente irritata per averle preferito altri lidi. Provo a sfiorarla. Lei non si ritrae, no, ma non si lascia soggiogare. Piuttosto  si oppone a me, e quasi mi annichilisce: Ad ogni movimento mi manca il fiato, la mia gola non si apre. E’ inutile affrontarla con la forza, non la vincerò, non la dominerò. ho capito chi è la più forte, Allora mi abbandono, mi rilasso. Chino il capo, ma la fisso nell’abisso dei suoi occhi chiari. Allora i suoi colpi diventano sinuose carezze. non mi affonda più, ma mi sostiene Mi lascio invadere in ogni mio meandro, dentro e fuori. Finalmente le nostre anime si sono guardate in faccia, e i nostri corpi danzano in uno ...

Punti fermi

(12/11/2009) E poi dentro la tempesta  nell'occhio del ciclone quando vedi passarti accanto l'ennesimo spuntone di roccia, uno come gli altri, a cui già ti sei appigliata ma che non ha retto alla responsabilità, o non era fisso e te lo sei trascinato dietro, e ti appoggi, ma quasi per inerzia. E d'un tratto senti opporre resistenza Senti la forza del raziocinio. Senti. Sai che c'è ancora speranza. Sai  che ancora puoi invertire la rotta. E poi.... E poi tu diventi l'occhio del ciclone

La Recherche du Temp perdu

(16/12/2009) Che cosa c'è Mischiato a un odore che ti morde lo stomaco, ti scioglie l'anima o accende il tuo fuoco. Che cosa c'è Di fronte a un'immagine Che risveglia la nostalgia, fa ridere l'anima o fa annaspare i tuoi occhi. Che cosa c'è In fondo ad un livido Il brivido di un pensiero caldo quando ci passi una mano, o il nero del dolore. Che cosa c'è Dentro una parola Il calore di un focolare, o il gelo dell'indifferenza. Non chiedermi che cosa c'è Dietro un sorriso, quando hai provato la paura di non vederlo mai più.  

Dear Santa...

Dear Santa Claus, Sono in dubbio se scriverti nella mia o in altre lingue; potevo fare un minestrone linguistico tipo quello che scrissero tempo fa a Johhny Depp, che fece tanto successo, così tra un like e uno share magari questa mia ti arrivava in velocità, ma alla fine ho pensato che ormai è roba vecchia pure quella. Il fatto è che non so se tu le sai tutte le lingue: teoricamente sì, ma visti gli esiti negli anni, qualche dubbio mi è rimasto. Alla fine scrivo come viene, sperando che qualche elfo che viene in vacanza in Italia ti traduca in caso di difficoltà. Innanzitutto ti volevo dire grazie per quel Natale, '88 o giù di lì, quell'anno che riuscii a ricevere esattamente quello che avevo chiesto: la casa di Barbie e la coppia di Barbie Tropical, coi capelli fino al culo e l'abbronzatura da urlo, due, una per me e una per mia sorella. Certo... il fatto che la consegnasti in custodia ai miei qualche settimana prima, e che mia madre decise di farmela persino vedere ...

Clair del lune

Dirigi l'amore su strade parallele, lo plasmi di forme molteplici e sperimenti che l'amore porta amore. Poi però guidando al chiarore lunare capisci che è quello senza argini, senza merito e senza motivo che non puoi dirigere, quello che manca.

Una Quercia

Tutti chiedono alla Quercia. Ombra, riparo, nutrimento. Lei accarezza con le foglie, Intona canti allegri col vento, Rinfranca gli animi assolati. Quel sole a volte è forte persino per lei. Non esiste una quercia tanto grande da poter fare lo stesso. Si erge maestosa, malgrado questa consapevolezza e la facilità, o felicità altrui, di potersi atteggiare a salice piangente.

Un blog di tanto tempo fa: Briciole di Vita

Da un piccolo balconcino sgrullo le mie tovaglie Per far rumore, e per svuotarmi Da un piccolo balconcino lascio cadere le mie briciole. Ognuna diversa dall’altra, E tutte racchiudono un po’ di me. Da un piccolo balconcino guardo la montagna E respiro il mare. Da un piccolo balconcino Mi lascio portare dal filo dei pensieri. Da un piccolo balconcino Guardo la vita srotolarsi sotto i miei occhi. (Briciole di Vita, 2006/2008)

Morir dal Ridere

Si muore dal ridere per scherzi, facezie, burle, barzellette. A volte ci se la prende, sì, ma si incassa e si va oltre se si è gente che sa stare al mondo. Si muore dal ridere dentro le redazioni dei giornali. Ma solo di quelli satirici, e a prima lettura  non ci sarebbe nulla di strano. Nei giornali satirici si parla e si illustra di politica e del mondo come va, più che altrove, e questo potrebbe già apparire curioso. Negli altri si va a traino, e quelli non dicono nulla di nuovo o originale e tutt'al più si può morire di noia e desolazione. Si muore dal ridere. Nel vero senso della Parola. E non va più bene. E Non c'entra la religione. No. Semmai c'entra quella politicizzata e strumentalizzata per far violenza. E quella la troviamo in ogni tempo ed ogni spazio. C'entra solo la Violenza ed il Terrore. Che non fanno ridere. Fanno solo morire.